Abbazia di San Galgano e la spada nella roccia
L’Abbazia di San Galgano si trova in provincia di Siena, a Chiusdino, in uno di quei posti dove il tempo sembra essersi fermato.
Quando sia arriva alla chiesa, si iniziano a scorgere i filari di cipressi che conducono all’antico ingresso. Tutto intorno la campagna senese, preludio alla bellezza della Val d’Orcia.
La particolarità di quest’abbazia è la mancanza del tetto. Mi ha ricordato tanto quella di Beauport, in Bretagna. Due edifici simili e spettacolari immersi in contesti diversi ma altrettanto scenografici. In Francia, gli interni erano pieni di ortensie colorate, una vera bellezza!
La sua costruzione risale al XIII sec. e fu il primo edifico gotico costruito in Toscana. Voluto dai monaci cistercensi, in ricordo dell’eremita Galgano Guidotti, per alcune decine d’anni fu un punto nevralgico, vicino al fiume Merse ed alla Maremmana, importante via di comunicazione. Accolse personaggi illustri, ma carestia, peste e guerre fecero morire la vita dell’Abbazia.
I monaci di rifugiarono a Siena, nel Palazzo San Galgano, ed il luogo rimase abbandonato per lungo tempo.
Nel XVIII sec. l’Abbazia era ormai crollata in più parti e quelle restanti erano alquanto pericolanti. Nel 1786 un fulmine completò l’opera colpendo il campanile, che crollò sul tetto della chiesa. La grande campana bronzea venne poi fusa.
Nel 1789 fu sconsacrata e per gli anni a venire divenne addirittura una fonderia!
L’interesse per ciò che era rimasto di questo edificio religioso riprese all’inizio del XX sec. Opere di ristrutturazione hanno permesso di conservare le parti restanti, facendo giungere fino a noi questo luogo incantato e mistico.
l’eremo di Montesiepi e la Spada nella Roccia
Si narra che Galgano Guidotti, cavaliere dissoluto vissuto nel XII sec., dopo aver visto San Michele ben due volte in sogno, sia venuto qui a Chiusdino deciso a cambiare la propria vita e, in segno di pace, conficcò la spada all’interno della roccia che tutt’ora vediamo all’eremo di Montesiepi.
Un gesto simbolico, ma molto importante in quanto l’Abbazia fu costruita proprio in memoria delle sue gesta successive e l’eremo si trova proprio dove era collocato il capanno in cui visse il santo l’ultimo anno di vita.
Sembra che questo sia stato l’unico miracolo di Galgano da vivo. Si sono fatti numerosi studi sulla spada, per capire se effettivamente risalga al 1200 e pare che sia proprio così.
Inoltre sembra che, fino al 1924, la spada potesse essere estratta dalla roccia, al contrario di quello che sostengono la maggior parte delle teorie. A ciò si è giunti consultando anche testimoni oculari ancora in vita – vedi questo interessante link –> www.misteridellastoria.com/la-spada-nella-roccia-il-mistero-delleremo-di-montesiepi
Questo luogo si presta perfettamente ad essere teatro di storie e leggende da raccontare ai nostri figli. Non sortiranno alcun effetto però se avrete con voi un figlio dodicenne in pieno sviluppo (fisico si intende…la testa al momento è ancora qualche anno indietro).
Attualmente la spada è sotto una teca di plexiglas, perchè in passato qualche furbacchione ha ben pensato di provare a sfilarla dalla roccia, rompendone l’elsa.
costi ed orari di visita dell’Abbazia di San Galgano e dell’Eremo di Montesiepi
Il costo d’ingresso all’abbazia è di € 3,00 a persona ed è aperta dalle 9 alle 18.
Ingresso libero invece per l’eremo di Montesiepi, aperto fino al tramonto.
come arrivare all’Abbazia di San Galgano
Dal nord Italia autostrada A1 direzione Napoli, raccordo Firenze-Siena e strada provinciale 541 ‘traversa Maremmana’
Dal sud Italia autostrada A1 direzione Firnze, raccordo Siena-Bettolle, SS73 in direzione di SP99 a Sovicille e poi seguire le indicazioni per Chiusdino.
nei dintorni dell’Abbazia
Mulino delle Pile, hotel a 4 stelle, famoso per essere l’icona del Mulino Bianco della Barilla.
Castello e Borgo di Frosini, noto per aver ospitato una legione dei templari.
filmografia
All’Abbazia di San Galgano sono stati girati numerosi film.
Tra i più conosciuti, ‘Il paziente inglese’ ed il divertente ‘Sole a catinelle’
mappa del percorso